Salgono i contagi Covid19 in alcuni paesi europei: Olanda, Belgio e soprattutto Gran Bretagna, dove si contano 50mila contagi al giorno e dove sembra essere ricominciato il calvario delle ospedalizzazioni, con riduzione dei posti letto dedicati ad altre patologie.
La situazione inglese è monitorata da tutta Europa alla luce dell’alto numero di vaccini somministrati (circa il 67% di vaccinati con due dosi sul totale della popolazione contro il 70% circa dell’Italia). Come mai stanno risalendo i contagi? Innanzitutto c’è da considerare che in Inghilterra la doppia dose di vaccino è stata somministrata in anticipo rispetto agli altri paesi, per cui l’effetto protettivo si è affievolito rispetto ai vaccinati in epoca più recente, come avvenuto in Italia. In secondo luogo va considerata l’allentamento delle restrizioni dopo il ciclo vaccinale completo.
L’Italia, dove i nuovi casi sono mediamente sotto i 3 mila al giorno, ha scelto la linea della prudenza, mantenendo in vigore le misure di distanziamento sociale e introducendo il Green pass per l’accesso a quasi tutti i luoghi, compresi quelli di lavoro. Mario Draghi in questi giorni ha affermato che bisogna “uscirne con gradualità”, e sta avendo ragione.
L’Inghilterra, invece, inizialmente aveva deciso di affrontare il Covid come un’influenza, e ci rimise tantissimo in termini di contagi e morti. A quel punto cambiò repentinamente idea e vaccinò quasi tutta la popolazione in tempi record. Andò bene. Dopo la vaccinazione di massa, nuova decisione scriteriata: liberi tutti senza restrizioni o Green pass. È arrivata così la batosta di questi giorni.
Noi italiani facciamo bene a fidarci di Mario Draghi, che a sua volta si fida della scienza, senza prendere decisioni che tendono a stupire e a volere dimostrare di essere migliori degli altri.