Da domani riapriranno le discoteche (50% al chiuso, 75% all’aperto) e aumenterà la capienza dei locali pubblici (100% nei teatri e nei cinema, 75% negli stadi) esclusivamente in zona bianca.
Apprezzo l’atteggiamento del governo che ha optato per soglie superiori rispetto a quelle indicate dal Comitato tecnico scientifico. Ora servirebbe, a mio avviso, allungare i tempi di validità dei tamponi rapidi (da 48 a 72 ore) e demandare alle aziende l’onere di prenotare i tamponi per i propri dipendenti non vaccinati (dal 15 ottobre si rischierà il caos, anche alla luce delle difficoltà nelle prenotazioni dei tamponi).
Intanto ieri ci sono state proteste di piazza a Roma e Milano contro il Green pass, con scontri violenti tra manifestanti e polizia. Il problema è da ricercare nell’imposizione di limitazioni sempre più incalzanti, un cerchio che si stringe sempre di più in maniera fastidiosa e asfissiante e che porta inevitabilmente alla disapprovazione.
Con la vaccinazione obbligatoria imposta già nelle prime fasi della sua realizzazione (senza se e senza ma), non assisteremmo sicuramente a questi scempi.