La Nazionale italiana di calcio più scarsa di sempre è stata eliminata da Euro24 agli ottavi di finale, sconfitta da una poco blasonata Svizzera, che ha vinto con merito.
È stata un’avventura che, diciamolo chiaramente, doveva finire già prima, nella fase a gironi, per il gioco espresso e per la scarsa qualità dei giocatori italiani. Non ci sono scuse, si è trattato di un fallimento tecnico senza precedenti per la nostra Nazionale. Non c’è stata qualità, grinta, intensità, e quello che più brucia a tutti i tifosi italiani, è mancata anche la dignità. La dignità di rappresentare la Nazionale delle notti magiche, con una storia fatta di successi e di belle figure.
L’Italia in questi Europei ha giocato sempre male, e il possesso palla della Svizzera (parliamo della Svizzera) di ieri, pari al 65%, contro il 35% dell’Italia, è il simbolo della vergogna. L’allenatore di una Nazionale così penosa dovrebbe dimettersi ancora prima di salire sul pullman di ritorno a casa, perché le colpe sono soprattutto sue. La squadra può avere anche poca qualità, ma qualcosa devi pur dare. Invece è mancato tutto: mai una scintilla che potesse fare sperare in un cambio di rotta. Mai.
Il nostro movimento calcistico, in questo momento storico, è povero, inutile girarci intorno. I giocatori italiani forti latitano, il sistema andrebbe rivisto, anzi rifondato completamente.
Il campionato di calcio italiano è mediocre. Per questioni economiche i calciatori più forti del mondo vanno a giocare in altri Paesi, innalzando così anche il livello dei calciatori originari di quelle nazioni stesse. In Italia ormai acquistiamo calciatori stranieri modesti, non possiamo permetterci di meglio, e siamo poco ambiti perché non abbiamo la disponibilità finanziaria dei club milionari inglesi, spagnoli o tedeschi. Per cui ci ritroviamo un campionato mediocre con squadre blasonate piene di stranieri non di livello (l’esterofilia attrae di più nell’immaginario collettivo), che fanno crescere poco il nostro movimentò calcistico.
Che fare? A mio avviso bisogna intervenire sul numero minimo di stranieri da schierare in campo, e se la legge non lo consente serve alzare la voce per modificare le norme. Vi sembra normale avere le squadre italiane più importanti con 9-10 stranieri in campo? Come si può pensare di vincere una competizione europea o mondiale con una Nazionale composta da calciatori non abitati neanche a giocare le coppe per club perché militanti in squadre di metà classifica o addirittura in squadre che lottano per non retrocedere in serie B?
Non è un caso se in queste 4 partite degli Europei abbiamo giocato in attacco con la punta del Genoa, con il centravanti (non sempre titolare) dell’Atalanta o con l’attaccante di riserva del Napoli che quest’anno ha navigato quasi a metà classifica.
Siamo seri, non vinceremo mai con questi calciatori, e se vinceremo sarà solo per fortuna. Io leggo spesso le formazioni delle squadre straniere più rinomate, ci sono anche lì gli stranieri, ma tanti calciatori sono autoctoni. Anche nel calcio serve un certo protezionismo.
In definitiva è andata male, e la giacca di Spalletti indossata durante la partita è la giusta espressione di quanto dimostrato in campo. Sembrava una vestaglia, orrenda, che virtualmente, per come si sono mossi in campo, hanno indossato tutti i calciatori italiani durante i 90 minuti contro la Svizzera. Buonanotte Italia.