Nel nostro Paese il 25 aprile si celebra l’anniversario della fine dell’occupazione nazifascista. Era infatti il 25 aprile 1945 quando gli alleati superarono il fiume Po e i soldati tedeschi e della Repubblica di Salò cominciarono a ritirarsi da Milano e da Torino. La data segna, in sostanza, la liberazione da vent’anni di dittatura e da cinque anni di guerra mondiale.
Ogni anno, intorno a questa commemorazione, arrivano puntuali le polemiche tra chi rivendica i valori della liberazione e chi viene considerato, spesso ingiustamente, erede della cultura del fascismo. Quest’anno lo scontro verbale è stato ancora più stucchevole, essendoci al governo una maggioranza di centrodestra.
A mio avviso si tratta di polemiche sterili che rispecchiano l’incapacità delle forze ostili al governo di esprimere un’opposizione vera ed incisiva. Da mesi ormai Pd e M5S si aggrappano a delle dichiarazioni, a volte inopportune, espresse da esponenti della maggioranza per sollevare dei polveroni che puntualmente portano al nulla. Leggo poco o niente sui contenuti, eppure ogni giorno vengono diffusi dati su cui ci sarebbe tanto da discutere e fare proposte.
Solo in questa settimana, ad esempio, sono emerse problematiche di cui farebbe piacere a tutti i cittadini conoscere qualche possibile soluzione.
Per la prima volta dopo anni c’è stato un aumento medio degli stipendi del 3.4%, che però è stato nettamente superato dall’aumento dei prezzi con un un’inflazione media di +8.1%, che ha portato ad oltre 5 punti in meno di potere d’acquisto per i cittadini.
È arrivato il record negativo per la natalità, dato pessimo per una popolazione tra le più anziane al mondo e con un tasso basso di occupazione. Le conseguenze si ripercuotono inevitabilmente sulla spesa previdenziale, per la quale siamo tra i primi paesi al mondo. Come farà in futuro l’INPS a pagare le pensioni se si continua di questo passo?
Altro tema della settimana: la sanità. Ormai la sanità pubblica è completamente allo sbando. In passato il nostro Sistema Sanitario Nazionale faceva invidia al mondo. Una sanità pubblica pagata con le tasse dei cittadini ma efficiente. Ad oggi, invece, è un dato di fatto che se non hai i soldi non ti curi. Le liste di attesa sono lunghissime, chi ha un problema di salute deve andare nel regime privato, altrimenti fa prima a crepare.
Questi sono i temi dell’ultima settimana. Ebbene la discussione politica si è focalizzata sterilmente sul 25 aprile. Personalmente credo che sia necessario fare di più e stimolare l’azione politica di chi governa (che comunque si sta muovendo bene), con un’opposizione presente e chiara nei contenuti. Ne gioverebbero tutti. Pd e M5S non sembrano essere sul pezzo in questa fase.
Il Pd è sicuramente il partito trainante, tuttavia manca la grinta necessaria per un’opposizione seria ed energica, direi graffiante. Forse bisognerebbe avere il coraggio di alzare il telefono e riportare all’ovile una persona: Matteo Renzi.