La settimana è stata caratterizzata dalle discussioni sulle proposte di modifica della legge di Bilancio depositate in Parlamento.
Si tratta di migliaia di emendamenti su cui si voterà nella relativa commissione dal 15 al 18 dicembre. Poi il testo sarà inviato in aula per l’approvazione definitiva entro fine dicembre. Anche se potrebbero esserci delle modifiche in Parlamento, la sensazione è che l’impianto generale della Manovra sia ormai piuttosto definito.
È una legge di Bilancio molto attenta ai conti pubblici, con misure sull’energia in continuità rispetto a quelle approvate dal governo Draghi, e con provvedimenti poco identitari della nuova maggioranza: ci sarà tempo nelle prossime leggi di bilancio, ora vanno affrontati i rincari. Sicuramente in futuro gli elettori di destra si aspetteranno più coraggio.
Tornando agli emendamenti si è parlato di interventi volti a cambiare le pensioni minime (si spinge per portarle a 600 euro anziché a 575), l’Opzione donna (suscita perplessità l’idea di agevolare dal punto di vista pensionistico le donne con figli), il Superbonus (si vorrebbero prorogare al 31 dicembre i termini per usufruire dell’incentivo) e altri punti.
Tra gli emendamenti, tuttavia, hanno fatto discutere soprattutto quelli riguardanti le misure sul contante decise dal governo Meloni: l’innalzamento del tetto all’uso del contante da 2 mila a 5 mila euro, e la fine dell’obbligo per gli esercenti di accettare pagamenti elettronici per importi inferiori ai 60 euro.
Per gli schieramenti di sinistra si tratta di provvedimenti che, incoraggiando i pagamenti in contanti, non tracciabili, favorirebbero l’evasione fiscale e le attività illecite. Secondo il governo Meloni, invece, non è dimostrato alcun legame tra le misure prese sul contante e l’evasione fiscale; tali misure, inoltre, consentirebbero all’Italia di essere più competitiva in Europa, rispetto a quei Paesi che, avendo una soglia più alta del contante, sono più appetibili per gli investitori stranieri (che spesso circolano in Europa con tanti contanti in tasca).
Personalmente sono d’accordo sull’innalzamento del tetto al contante, meno sulla fine dell’obbligo per gli esercenti di accettare i pagamenti elettronici sotto i 60€, soglia che abbasserei a 20-30 euro.
Per quanto riguarda il limite al contante in settimana Bruxelles ha proposto addirittura un tetto massimo a 10 mila euro, a dimostrazione del fatto che tetto al contante ed evasione fiscale non sono da considerare associati. A mio avviso il tetto proposto dal’Europa è troppo alto, perché se è vero che ci sono Paesi senza limitazioni al contante e con poca evasione fiscale, in Italia il fenomeno è piuttosto radicato, quasi culturale (un rapporto della Commissione europea di qualche giorno fa dice che l’Italia è il primo paese nell’Unione europea per evasione dell’IVA), per cui mettere un tetto non troppo alto all’uso del contante potrebbe essere utile (va bene 5 mila, non 2 mila né 10 mila).
Per i pagamenti elettronici invece credo che la soglia dell’obbligo del Pos per gli esercenti vada abbassata. Prima della pandemia circa l’80% delle transazioni avvenivano in contanti. Con l’avvento del Covid sono cambiate molte abitudini, tra cui le modalità di fare gli acquisti, che in quel periodo avvenivano soprattutto su internet. I pagamenti elettronici sono entrati sempre di più nella nostra quotidianità, tanto che le transazioni in contanti dopo la pandemia sono scese al 48%. A questo punto, come si fa ad obbligare i cittadini ad usare il contante per pagamenti sotto i 60 euro?
Non ne faccio tanto una questione di evasione fiscale quanto di comodità. Il progresso non va fermato da tanti punti di vista, compreso questo. Sicuramente bisognerebbe lavorare di più sulle commissioni imposte dalle banche sui pagamenti, troppo elevate per gli esercenti e poco convenienti per i piccoli importi.
A tal proposito, a quei cittadini che invocano la possibilità di pagare elettronicamente qualsiasi importo di spesa chiedo: se le commissioni bancarie fossero a carico dei consumatori, paghereste un caffè con la carta di credito?