Avamposto sicuro

Analisi sul presente e sul futuro

  • di Antonio Martino

ELEZIONI: È PARTITA LA CAMPAGNA ELETTORALE.

31 Luglio 2022

È stata la settimana delle discussioni su leader e alleanze.

Nel centrodestra è stato trovato l’accordo sulla leadership, l’ha spuntata Giorgia Meloni: il partito che avrà più voti indicherà il nome del Presidente del Consiglio.

A sinistra domina invece il tema delle alleanze, con il solo obiettivo di non fare stravincere la destra che, sondaggi alla mano, potrebbe per la prima volta guidare il Paese senza dovere ricorrere ad un governo di larghe intese, superando così le difficoltà di una legge elettorale che difficilmente garantisce una governabilità al Paese.

I sondaggi dicono infatti che Fratelli d’Italia sia stimato tra il 23 e il 25%, la Lega sia intorno al 15% e FI all’8.5%. Si tratta di una coalizione dai numeri davvero alti (il Pd è intorno al 22%, il M5S sotto il 10 %, Azione di Calenda al 6%). Questa prospettiva pone la destra in una condizione di vantaggio mentre costringe la sinistra a inventarsi qualcosa per mitigare la sconfitta.

Dopo la crisi di governo scatenata dal M5S e non gradita dal Partito Democratico, è tramontato il progetto del “campo largo” inizialmente ipotizzato da Enrico Letta, che avrebbe dovuto includere i democratici e i pentastellati. Il leader del PD guarda quindi verso il centro sperando nella creazione di un asse da Di Maio a Renzi, da Brunetta a Calenda. Un’ammucchiata. Si tratta di tanti piccoli partiti che insieme ad altri, ancora più piccoli, occupano il centro dello schiarimento parlamentare. Una frammentarietà che non serve a nessuno, tantomeno a loro.

I giochi delle alleanze, dunque, non sono ancora fatti, tuttavia stupisce l’atteggiamento del M5S, che in origine detestava ogni forma di alleanza con i partiti, considerati corrotti e poltronari, mentre in questi giorni sembra quasi supplicare il partito democratico per essere ripreso nel grande calderone.

Per ora è tutto un cantiere, i partiti appaiono non pronti ad affrontare la sfida del 25 settembre, tanto che sbandierano spesso il nome di Draghi nonostante quest’ultimo abbia espressamente chiesto di essere lasciato fuori dalla disputa elettorale. L’attuale premier dimissionario in realtà potrebbe essere chiamato in causa se dalle urne non uscirà un vero vincitore, ed esssre di nuovo il Presidente del Consiglio con una maggioranza uguale a quella attuale senza il Moviemnto 5 stelle. Accetterà? Oppure ambirà al Colle? Vedremo.

Tornando alla campagna elettorale i cittadini stanno assistendo alla mancanza di proposte da parte dei partiti, che pensano alle alleanze e ai calcoli sulle poltrone anziché esternare le proprie idee. D’altra parte viene difficile sottolineare le cose che non vanno quando fino al giorno prima c’erano tutti loro al governo.

Eppure i sondaggi ci dicono che c’è una domanda politica da parte dell’opinione pubblica a cui corrisponde un’offerta non del tutto adeguata. Quindi bisogna attivarsi con i programmi e le proposte, e non affidarsi esclusivamente ai soliti cavalli di battaglia. Salvini intanto ha pubblicato i barconi: la campagna elettorale è ufficialmente aperta. 

Posted in: Politica nazionale Tagged: Alleanze, Campagna elettorale, elezioni, larghe intese

Categorie

  • Cultura (7)
  • Economia (18)
  • Flussi migratori (11)
  • Giustizia (17)
  • Green (8)
  • Per non dimenticare (2)
  • Politica internazionale (75)
  • Politica nazionale (91)
  • Salute (38)
  • Sicurezza (3)
  • Società che cambia (3)

Articoli recenti

  • CASO GARLASCO RIAPERTO: CAOS GIUSTIZIA.
  • I SALARI BASSI METTONO IN CRISI LE FAMIGLIE ITALIANE.
  • LA MORTE DI PAPA FRANCESCO: UN’EREDITA’ DI RINNOVAMENTO DA PORTARE AVANTI.
  • TENSIONE USA-CINA SUI DAZI.
  • PARTONO I DAZI DI TRUMP: RISCHIO RECESSIONE GLOBALE.
  • RIARMO E COALIZIONE DEI VOLENTEROSI: L’EUROPA S’È DESTA.
  • UCRAINA: PROPOSTA PER UN CESSATE IL FUOCO E STRATEGIE DEI LEADER.
  • DIETRO LO SCONTRO ZELENSKY-TRUMP C’E’ UN NUOVO POSSIBILE ORDINE MONDIALE?
  • PERCHÉ IL FESTIVAL DI SANREMO VOLA.
  • URAGANO TRUMP SU MEDIORIENTE, UCRAINA E DAZI.
  • IL CASO ALMASRY E LO SCONTRO POLITICO-GIUDIZIARIO.
  • DONALD TRUMP TORNA ALLA CASA BIANCA.
  • TREGUA IN MEDIORIENTE, SARA’ PACE?
  • DA CECILIA SALA A ELON MUSK: LA PREMIER MELONI PROTAGONISTA NELLA SCENA INTERNAZIONALE.
  • NEL M5S SI RIVOTA PER CAMBIARE LE REGOLE: IN REALTÀ È UN PARTITO GIÀ MORTO.
  • EMILIA-ROMAGNA E UMBRIA: HA VINTO IL CAMPO LARGO, ANZI IL PD.
  • RAFFAELE FITTO UNO STRAPPO IN EUROPA: L’ITALIA CHE NON VUOLE L’ITALIA.
  • DONALD TRUMP NUOVO PRESIDENTE USA: COME CAMBIA IL RAPPORTO CON L’EUROPA E CON LE GUERRE?
  • LIGURIA A DESTRA: IL CAMPO LARGO CONTINUA A NON FUNZIONARE.
  • LA QUESTIONE MIGRANTI RIACCENDE LO SCONTRO TRA POLITICA E MAGISTRATURA.

Copyright © 2025 Avamposto sicuro.

Me WordPress Theme by themehall.com