Zingaretti si è dimesso da segretario del Pd. Motivo: non gli piace il fatto che si parli solo di poltrone.
In realtà non è proprio così. A mio avviso non ha retto alle critiche dei militanti del partito per la sua volontà di portare avanti il rapporto con il M5S.
Il detonatore delle dimissioni potrebbero essere stati in questo senso i sondaggi che danno il M5S in ascesa e il Pd fermo al palo. Dove potrebbe portare un rapporto duraturo con il M5S? Ad una alleanza guidata da Conte? Non va bene per un partito con la storia del PD.
In realtà che si parlasse di poltrone lo si sapeva già da prima. Perché questo veniva negato nel recente passato mentre ora si ammette candidamente? Prima non si accettano le critiche, poi si esce allo scoperto. Un po’ come sta succedendo nel M5S, dove Di Maio ha affermato che il nuovo capo politico del Movimento, Giuseppe Conte, aiuterà a superare le ambiguità interne. Perché prima queste divergenze venivano negate? A volte viene da pensare che sia davvero tutto finto, come gli applausi al festival carnevalesco di Sanremo di quest’anno