Il governo ha approvato una prima estensione dell’obbligo di green pass sui luoghi di lavoro: sarà obbligatoria la vaccinazione anticovid per tutto il personale esterno della scuola e dell’Università (personale mensa, pulizie ecc.) e per i lavoratori di tutte le strutture residenziali e sociosanitarie (RSA e strutture per anziani, dove l’obbligo era già previsto per gli operatori sanitari).
L’obbligo vale per chiunque entri a scuola, genitori compresi, ma non riguarda gli studenti. I controlli saranno affidati ai dirigenti scolastici e ai responsabili della strutture.
A breve ci sarà un intervento più ampio (in maniera graduale saranno interessati baristi, ristoratori, istruttori sportivi, poi i dipendenti statali e privati). Intanto c’è stato il via libera dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) alla terza dose di vaccino, si comincerà dalle categorie fragili (immunodepressi, malati oncologici e dializzati) e dagli anziani. All’inizio del prossimo anno toccherà agli operatori sanitari.
Tutto sta procedendo bene e secondo programma (raggiunto a settembre l’80% delle prime somministrazioni, casi Covid in calo negli ultimi sette giorni dopo 9 settimane di lievi aumenti).
Se però devo proprio fare una critica, senza sostituirmi ai luminari che appaiono in tv, è questa: personalmente trovo sbagliato fare il tampone ai vaccinati. È ovvio che tra loro si trovano i positivi. Se ti vaccini per il morbillo e successivamente entri in contatto con un malato di morbillo, la ricerca del virus nel tuo organismo sarà positiva dopo qualche ora, perché il virus è entrato nel tuo corpo.
Essendo però vaccinato il virus muore e tu non ti ammali. Se il vaccinato è asintomatico, dunque, non lo stressiamo con tamponi e quarantena. Creiamo disagi nelle attività lavorative e disincentiviamo la vaccinazione (tra i cavalli di battaglia dei novax c’è la possibile positività dei vaccinati). Diversamente se presenta dei sintomi va sottoposto a tampone.
Qualcuno potrebbe obiettare, affermando che il tampone nei vaccinati serva comunque ad individuare persone contagiose.
Questo è vero in parte, essendo stato dimostrato che i vaccinati sono molto meno contagiosi dei non vaccinati. Inoltre perde in credibilità lo stesso green pass: perché fare entrare in un locale chiuso (quindi ad alto rischio) una persona vaccinata (dotata di green pass ma non sottoposta a tampone e dunque potenzialmente contagiosa) insieme ad altre persone non vaccinate e sottoposte a tampone (anch’esse dotate di green pass)?
Esponiamo questi ultimi all’infezione se consideriamo contagiosi i vaccinati non sottoposti a tampone. È solo uno dei tanti paradossi di questa pandemia.