Dopo Pfizer anche Moderna e Astrazeneca hanno annunciato ritardi nella distribuzione dei vaccini, con inevitabile impatto sul piano vaccino.
La classe dirigente si lamenta nonostante siano sotto gli occhi di tutti i ritardi nell’organizzazione logistica per la campagna vaccinale. Bisognava essere già pronti sia con le strutture che con il personale medico da coinvolgere. Ancora oggi non si conosce bene come sarà organizzato il tutto e chi saranno i medici preposti. Eppure si sapeva da novembre che le vaccinazioni sarebbero iniziate a fine dicembre. I ritardi nella distribuzione, dunque, non ci danneggiano più di tanto.
D’altronde siamo in perfetta sintonia con le contraddizioni che riguardano i virologi. In settimana l’infettivologo del Sacco di Milano, Galli, aveva annunciato di avere il reparto e le terapie intensive pieni di varianti inglesi del virus, per poi essere smentito dallo suo stesso Ospedale. Ma è mai possibile?